Il terrorismo in Europa è un fenomeno presente a livello continentale e collegato a movimenti nazionalisti e separatisti, oltre che essere in relazione a estremismi politici (tra cui movimenti anarchici, estremisti di destra e sinistra), religiosi, monotematici o di altra natura.

Prevenzione

Prima della seconda guerra mondiale

Negli anni 1930 gli stati europei avevano gettato le basi per un tribunale penale internazionale sotto la guida della Società delle Nazioni, lavorando attraverso il Comitato per la Repressione del Terrorismo, il quale cercò di fornire una definizione ed incentivare l'adozione di politiche nazionali che supportassero le attività anti-terroristiche. Tuttavia, l'opposizione del Regno Unito e le tensioni in merito al nazifascismo in Germania e Italia posero dei limiti alla proposta finale.

Europol

La cooperazione europea nel settore dell'anti-terrorismo comprende l'Ufficio di polizia europeo (Europol), un'agenzia UE e l'Organizzazione internazionale della polizia criminale (Interpol). La rete intergovernativa TREVI fu uno dei primi esempi di cooperazione europea in questo campo.

Dal 1999 la principale attività transnazionale per combattere il terrorismo è avvenuta attraverso l'Europol, che ha raccolto informazioni e classificato tutti gli atti terroristici, con qualunque motivazione o matrice, inclusi quelli falliti, prevenuti o portati a compimento nell'Unione europea. Tale settore di raccolta di informazioni è soggetta a una notevole cooperazione tra le autorità nazionali.

Storia

Definizioni

Da un punto di vista storico, vi è una sovrapposizione tra il terrorismo e altre forme di conflitto e di azioni violente in Europa, che includono guerre civili o conflitti armati non internazionali: per tale motivo gli storici discutono se alcuni episodi della guerra d'indipendenza irlandese (1919–1921), il dissolvimento della Jugoslavia e dei suoi conflitti successivi, la prima (1994-1996) e la seconda guerra cecena (1999-2009) e la guerra del Dagestan (1999-in corso) possano essere classificati nell'una o nell'altra categoria.

Andamento

  • Statistiche dal 2006 al 2013 per affiliazione

All'inizio del XX secolo il terrorismo in Europa è stato spesso associato all'anarchismo.

Dal 1951 il terrorismo all'interno delle Comunità europee è stato spesso collegato ai movimenti separatisti, tra cui il separatismo ceceno in Russia, l'esercito repubblicano irlandese nel Regno Unito, l'Euskadi Ta Askatasuna in Spagna o altri.

Ulteriori attentatori sono stati classificati come estremisti di destra, di sinistra, ambientalisti o anarchici.

Dal 2001 si è osservato un aumento di attentati di natura pseudo-religiosa, collegati cioè ai gruppi estremisti jihadisti, in particolare in Francia, per quanto diverse azioni separatiste abbiano contemporaneamente anche una matrice religiosa (ad esempio, il separatismo ceceno in Russia). Per tale motivo, i governi hanno avviato un coordinamento internazionale per tentare di indebolire l'ideologia estremista, in particolare quello jihadista.

Da un punto di vista statistico, la maggior parte delle vittime del terrorismo non avviene nei cosiddetti paesi occidentali: infatti negli anni 2000-2015, escludendo gli attentati dell'11 settembre 2001, solo lo 0,5% di tutte le morti per terrorismo è avvenuta nei paesi occidentali (Europa, USA, Canada e Australia). Negli anni 1990-2015 si è riscontrato un aumento del numero di attacchi ad alta mortalità, ma una complessiva diminuzione del numero totale di vittime, rispetto a quelli avvenuti tra il 1970 e il 1990. Infatti, prima del 1990 vi era una media annuale di circa 150 persone morte in attacchi terroristici in Europa (escluse le vittime del volo PanAm 2013), mentre dal 1990 la media rimane inferiore alle 50 vittime all'anno. Tale andamento decrescente, tuttavia, ha subito un'interruzione nel 2011 causato dall'attentato di estrema destra in Norvegia e negli anni 2015-2016 con gli attentati jihadisti in Francia.

Dal 2006 l'Europol pubblica una relazione annuale statistica sugli attentati terroristici e sugli arresti collegati. In tali relazioni le matrici terroristiche vengono suddivise in diverse categorie:

  • terrorismo jihadista (in precedenza chiamato "terrorismo di ispirazione religiosa")
  • terrorismo etno-nazionalista e separatista;
  • terrorismo di estrema sinistra ed anarchico;
  • terrorismo di estrema destra;
  • terrorismo monoscopo;
  • terrorismo di altra natura non specificati.

Anche se l'Europol non fornisce una ripartizione percentuale degli attacchi portati a compimento o falliti, né del tipo di danno inflitto, secondo i dati pubblicati si osserva che la maggioranza degli attacchi terroristici nell'Unione europea tra il 2006 e il 2013 è legata a motivi etno-nazionali o separatisti, seguiti da attacchi di sinistra e quelli registrati come "non specificati", mentre in numero minore vi sono gli attacchi terroristici motivati religiosamente o associati a gruppi di destra. Tuttavia, tra coloro che sono stati arrestati per crimini terroristici, la maggior parte sono inclusi nella classificazione religiosa, seguiti da sospetti separatisti.

Elenco di attacchi terroristici con più vittime (almeno 10 morti)

La lista che segue riporta l'elenco di incidenti terroristici avvenuti in Europa e che hanno causato almeno dieci morti. Sono inclusi solo gli attacchi perpetrati in periodo di pace ai danni di civili da parte di agenti non governativi e che sono stati classificati e definiti come atti di terrorismo.

Legenda

  Nazionalismo/Separatismo   Jihādismo   Destra   Sinistra   Altro

Note

Bibliografia

  • (EN) Barry M. Rubin e Judith Colp Rubin, Chronologies of Modern Terrorism, M.E. Sharpe, 2008, ISBN 978-0-7656-2206-8.

Collegamenti esterni

  • European Counter Terrorism Centre – Europol
  • List of most wanted fugitives in Europe – Europol
  • Global Terrorism Database, su start.umd.edu, Università del Maryland. URL consultato il 26 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 21 giugno 2019).

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